Causa un’infanzia vissuta lontana dall’abbondanza di qualunque genere, molto spruzzata di tristezze e malinconie, ho trascorso parte della mia giovane vita trascinandomi dietro le ombre quasi fino a sparire nell’oscurità o nell’invisibilità, somigliando ad un vampiro che temendo la luce la rifugge. Avrei potuto rimanere una persona timida, taciuta, rassegnata a una personalità abitudinaria, bigotta e pure incapace di fare esperimenti con i sentimenti. Invece, grazie ai pregi ed ai difetti del “segno dell’acquario”, che mi appartengono, rimasta aggrappata ai miei legittimi desideri ho evitato la miopia esistenziale saziando la mia immensa fame di conoscenza.
Sfilato l’abito stretto che mi era stato messo e che mi soffocava, camminando anche nuda sulla strada che sapevo appartenere solo a me stessa, ho dato respiro alle mie idee togliendole dall’archivio dei dubbi altrui; nel bene e nel male è stato necessario cambiare spesso direzione. Mi è pure capitato di dover imboccare la via sbagliata, la più pericolosa e sconsigliata, per riuscire a posizionarmi nella corsia giusta.
Poi la vita mi ha spalancato le sue braccia per accogliermi e rivelarsi generosa cornucopia: giorno dopo giorno non si è mai ripetuta uguale. Le sono profondamente grata perché, – come la sabbia sulla riva del mare cambia incessantemente aspetto per l’arcano criptico andirivieni delle onde che la pettinano – mi ha consentito degnamente di essere sabbia e onde.
Sebbene in punta di piedi, con l’avanzare dell’età i ricordi fanno il loro ingresso nella mia mente. A volte si rivelano lenti o malinconici, altre molto amabili e gioiosi: da decenni godo il privilegio di poter legare qualche filo sciolto della collezione e, attraverso lo scrivere, lasciare una traccia della mia voce.
E’ risaputo che scrivere altro non è che “ un dialogo con se stessi”; allo stesso tempo ora il dialogo avviene anche con un piccolo prezioso gruppo di partecipanti al Laboratorio nelle cui mani pongo volentieri alcuni pezzetti della mia esistenza, fiduciosa che verranno trattati con empatia.