Le Brave Mamme non abitano qui

Le Brave Mamme non abitano qui

Sai… Quelle settimane di quelle che ti fanno sospettare di essere stata dimenticata da Dio

Dove nulla è filato liscio, dove hai corso come un criceto nella ruota, senza neanche capire come hai fatto a lasciare indietro la maggior parte delle cose che dovevi fare

Sprofondando in quel tristemente noto senso di inadeguatezza che è spesso la colonna sonora delle tue giornate.

L’ultima energia rimasta la usi per riscuoterti.

Decidendo che ti meriti una coccola solo per te.

Quindi ti programmi una serata osé.

Chiamerai la pizzeria, mangerai nel cartone e sfrontatamente non lo leverai neanche dal tavolo, sdegnato dagli schizzi di sugo che resteranno a seccare tutta la notte.

Poi scalcerai le ciabatte, e sprofonderai nel divano con una coppa di prosecco gelato.

La morte dei giusti, dopo un numero indefinito di episodi di qualsiasi serie tv che abbia lo spessore culturale di un foglio di carta velina.

Per spegnere i pensieri, mandarli in fondo alla nuca, tanto domani torneranno a blaterare.. Ma stasera stiano in cantina.

Con un ghigno sotto i baffi, dai fondo alle ultime energie per metter via la spesa, componi contemporaneamente il numero del pizzaiolo e stai lì tutta emozionata all’idea di tanta grazia che aspetta.

Ma il figlio piccolo, con le antenne che solo i cuccioli sanno alzare, sentendo nell’aria che qualcosa di insolito sta per accadere, scende galoppando dalle scale….

“Mamma ho una fantastica idea per noi due stasera… Ci potremmo preparare un bel ciotolone di pop corn, poi andiamo insieme sul divano e ci guardiamo il film dei Transformers… Eh mamma? … Eh?… Eh?”.

Col respiro un po’ mozzo e la confezione dei broccoli ancora in mano, stai li’ a guardare quel faccino emozionato, quegli occhi che brillano.

Lo sai, lo hai letto, te l’hanno infilato nelle carni coi chiodi…

Una brava mamma, anche se stanca, trova sempre le energie per approfittare di qualsiasi occasione di condivisione con i propri figli.

Ci pensi, fai un respirone, raddrizzi le spalle.

Ti pieghi sulle ginocchia, lo abbracci, lo guardi negli occhi teneramente…

“Piccolo mio, amore bello… i Transformers mi fan schifo, e se non vuoi che la mamma si suicidi proprio stasera, prenditi i pop corn, il portatile e portatelo in camera, orari illimitati”.

Galoppa felice su per le scale, il bimbo… Il sacchetto in una mano e il portatile sotto l’ascella.

E tu plani sul divano.

Il prosecco in una mano.

Il telecomando nell’altra.

E sia.

Forse le Brave Mamme non abitano qui

Eleonora Rocci

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