Tutti gli articoli di Oldgamine

ti amerò (1986)

ti amerò
anche quando le mie occhiaie si appesantiranno
ed i miei folti capelli lunghi color castano scuro
si faranno colore della luna d’argento

ti amerò
anche quando i miei seni profumati
non saranno più sensibili e le mie spalle ora forti
si curveranno stanche di notti inquiete

ti amerò
anche quando la congiunzione divina che ci lega
si affievolirà con naturalezza e le nostre stelle
scioglieranno i nodi dentro il sangue

 

Giugno 1986

 

Amo i deboli (1981)

Amo i deboli
Ogni loro gesto impreciso
Chi scivola
Chi inciampa
Chi stonato canta
Chi smarrisce la strada
Chi urta, chi cade
Chi è distratto
Chi ha un’aria da matto
o un’anima stravolta

Amo i deboli
La loro esitazione
mi è familiare
Forza sconosciuta
che a volte fa male
come il tremore
o un tenue candore
Sì, il debole
mi è congeniale
E’ un soggetto
che parla, si muove,
sente, capisce e
conosce il batticuore

Amo i deboli
La loro discrezione
segreta canzone
non lascia un segno
mio stesso disegno
uguale ingranaggio
di un antico gioco vitale
Labirinto fatale
Amo i deboli, con pudore
Anch’io, come loro,
sono un ritratto su tela
senza firma d’Autore

Marzo 1981

 

Ballata dedicata a “quelli che”

Quelli che
Scopri che sei ricco con un quiz
Con il training autogeno sei più forte
Adesso c’è lo spogliarello maschile a New York
Con un abito di Versace mi sento un Dior
Forse la mia è un’età un po’ critica
Rifiuto gli spaghetti e mangio politica

Quelli che
Oh, che bella casa che hai!
Non so col tuo stipendio come fai
Io la tengo in casa la mia donna
Rincorro da una vita quella gonna
Insisto per essere me stesso
Hanno lo sguardo a pesce lesso

Quelli che
Anch’io sono d’accordo con te
Menomale che non è successo a me
Almeno si degnasse di guardarmi
Con lei abbasso sempre le armi
Do in – popcorn e moody blues
Parla “taliano” o non ti capisco più

Quelli che
Anche la donna certo! può far carriera
Se non ti spiace, cara, esco anche stasera
Abbonati e avrai un libro in omaggio
Sbarco il lunario con coraggio
Io i soldi te li presterei subito
Se lei vuole, se insiste, ma proprio dubito

Quelli che
Se ti rompi la testa poi ti ammazzo
Scrivono in metrò “vietato appoggiarsi al cazzo”
Nonostante l’età mi sento ancora ribelle
Cambiano il pigiama e mai la pelle
Io non sono come quello lì
Ne riparliamo, certo, lunedì

Quelli che
Hanno fortuna, il didietro largo a botte
Adesso me le hai proprio rotte
Non di solo piombo si muore
E’ una centrale nucleare quello che ci vuole
La sedia è mia: guai a chi me la tocca
Glielo infilerei proprio…in bocca

Quelli che
Viaggiare oggi è l’unica soluzione
E’ vero! l’hanno detto alla televisione
E’ stata come la prova del fuoco
Dai che scherzavo, era solo un gioco
Avevo in mano un bel tris…
La vita NON CONCEDE Il BIS

12 Febb. ‘83

Onde gravitazionali

Un attimo
un’ intuizione
un desiderio
una vibrazione
Il richiamo dell’onda

Un’anima
una voce
una bocca
un sussurro
Il respiro dell’onda

Gli sguardi
le mani
le carezze
gli abbracci
L’incantesimo dell’onda

 

Perderti
insonnia
pensarti
malinconia
Il dolore è come un’onda

Coraggio
pregare
attendere
reclamare
Il ritorno dell’onda

Silenzio
palpitazioni
lacrime
poesia
L’onda è anche nostalgia

 /Lab 44

Papaveri

Fiori di papaveri rossi
dai petali vellutati
che rifuggite la stabilità

Vivete nella libertà
crescete selvatici
tra spighe dorate
lungo binari di ferrovie
nelle distese di praterie
ai bordi delle strade
sul ciglio dei fossati

In un tempo andato
eravate amici intimi
di Gengis Khan
tenevate calmi i bambini
decoravate pane e torte
spuntavate  musicali
dalle canzoni di De Andrè

Oggi vi offrite agli sguardi
rifiorendo sulla livrea
del tram della Memoria

/lab 39

Il genio delle donne

Sarah Tabitha Babbit

Nel 1813 immagina e realizza la sega circolare per tagliare la legna, intuizione che ha risparmiato la vita di molti alberi; inventò anche il tagliaunghie, purtroppo non brevettò né l’una né l’altro. Pare inoltre abbia ideato la protesi dentaria.

Josephine Cochrane

Nel 1886 ideò la prima lavastoviglie meccanica. L’elettrodomestico che ha salvato dalla depressione milioni di mamme lavoratrici in bilico tra casa e lavoro, sempre in debito di tempo.

Lizzie Magie              

Nel 1903 ha inventato il gioco da tavolo The Landlord Games ovvero il Monopoly. In un primo momento attribuito ad un ingegnere disoccupato di nome Charles Darrow che ne aveva soltanto elaborato l’evoluzione.

Mary Anderson                    

Nel 1905 stanca di vedere marito, figli e altri automobilisti che quando pioveva si sbracciavano per togliere l’acqua dal vetro inventò il tergi cristalli.

Caresse Crosby

Nel 1914 questa attivista, editrice e scrittrice di arte erotica femminile, inventò il primo reggiseno. In un nome un destino?

Luisa Spagnoli

Alla sua intuizione del 1922 dobbiamo il concentrato miracoloso di nocciole e cioccolato dei Baci Perugina. Ogni anno ne vengono venduti più di mezzo miliardo.

Marion Donovan

Una casalinga intelligente che nel 1949 anticipò il pannolino “usa e getta”. La prima per la quale favorire la beatificazione.

Bette Nesmith Graham

Imprenditrice che dal 1951 ci ha permesso di correggere gli errori sul foglio di carta con un colpo di bianchetto.

Ruth Handler

Cofondatrice di Mattel, dal 1959 è considerata la “mamma “della bambola Barbie (quasi 60 milioni di esemplari venduti in tutti i Paesi del mondo!).

Mary Quant

La stilista che nel 1962, usando il pensiero laterale creativo, scardinando così convinzioni ormai date per scontate, con l’invenzione della minigonna ha realizzato la voglia di libertà dell’universo femminile.

 

Noi donne risultiamo essere le prime fruitrici delle innovazioni in quanto migliorano, e talvolta cambiano, la nostra esistenza.

Nonostante alcuni progressi avvenuti negli ultimi anni però nel ramo della ricerca rimaniamo una minoranza. Se esiste una barriera invisibile che ci impedisce posizioni di alto livello è giunto il momento di abbatterla rendendo sempre più visibili gli esempi positivi. Due su tutti: Samantha Cristoforetti, astronauta, e Fabiola Gianotti direttrice generale del Cern.

 

 

19 maggio 2019

Cuore a specchio

Cuore mio
Ti ho appeso
SEMPRE! lucido specchio
sulle pareti di un Museo Sentimentale
per lasciarti valutare da quelli che
amanti dichiarati si sono poi limitati
a graffiarti facendoti del male

Cuore mio
Un giorno tu sarai vetri rotti
che un distratto robivecchi raccatterà
con i miei versi pergamene ingiallite
e coi ritratti di mille altre vite
la maggior parte ormai svanite
che tu avevi troppo ammirate

06, 01, ’23/Lab30

 

 

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